«Alcuni di loro volevano arrestarlo, ma nessuno mise le mani su di lui.
Le guardie tornarono quindi dai capi dei sacerdoti e dai farisei e questi
dissero loro: «Perché non lo avete condotto qui?». Risposero le guardie: “Mai
un uomo ha parlato così!”». (Gv 7,40-53)
Nel Vangelo di questo sabato
della quarta settimana di quaresima ascoltiamo le reazioni alle Parole
pronunciate da Gesù alla festa delle capanne. La gente si divide. Questa
divisione serve in questo momento al Padre per proteggere il Figlio suo: non era ancora giunta la sua ora (Gv
7,30).
Molti della folla credono in Lui.
Altri, invece, rimangono nel loro dubbio e nelle loro confusioni. Uno dei capi
dei Giudei, Nicodemo, ha la forza di ricordare che la loro Legge garantisce ad
ogni uomo il diritto alla difesa. Prima lo si ascolta, gli si consente di
potersi discolpare, poi lo si potrà condannare. I sacerdoti invece partono da
un pregiudizio e si chiudono alla possibilità di conoscere: «dalla Galilea non sorge profeta!».
I capi dei Giudei e i sacerdoti
vogliono che Gesù venga arrestato e mandano le guardie a catturarlo. Queste,
tuttavia, tornano indietro a mani vuote. Dinanzi a Gesù rimangono rapiti,
conquistati dalla sua dottrina: «Mai un
uomo ha parlato così!». La sua parola non è una parola come tutte le
altre. È diversa, unica. Mai altri hanno parlato come Lui.
Anche in questa ammirazione per
Gesù si manifesta l'opera provvidente del Padre: Gesù non può essere arrestato in
questo momento, deve fare le opere che il Padre gli ha dato da compiere.
Veramente si realizza per Gesù quanto rivela il libro della Sapienza sul Giusto
perseguitato: «Le anime dei giusti ...
sono nelle mani di Dio, nessun tormento li toccherà. ...» (Sap 3,1-9).
Questa fede nella custodia e
nella protezione del giusto deve essere di ogni discepolo di Gesù. La sua vita
è nelle mani di Dio. A lui è affidata la
sua causa (I lettura)
In questo momento storico
particolare penso sia importante avere questa consapevolezza. Il discepolo di
Cristo, l'unico Giusto che a Lui ci ha conformato nel Battesimo, sa riconoscere
l'opera del Padre in ciò che accade. Quando rimaniamo uniti a Cristo, alla Sua
Parola, Lui sarà il nostro scudo, corazza, protezione e difesa. Sarà il Padre
il potente Governatore della nostra vita. Gesù vive di questa purissima
certezza.
Fr. Marco
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