La mattina del giovedì santo
ordinariamente si celebra la Messa Crismale, "epifania" (solenne
manifestazione) della Chiesa: attorno al Vescovo si riunisce tutto il
presbiterio (tutti i sacerdoti della Diocesi) e il popolo santo di Dio. Anche
se quest'anno la Messa Crismale, straordinariamente, sarà posticipata a data da
destinarsi, vorrei approfittare di questa mattina per fare memoria del mistero
del Sacerdozio di Cristo partecipato a tutti i Battezzati. La chiesa è il “popolo
sacerdotale”, un popolo di sacerdoti all’interno del quale alcuni vengono
scelti come ministri (il sacerdozio ministeriale) per il servizio dei fratelli.
Attraverso una realtà terrena,
già trasformata dal lavoro dell’uomo (l’olio) e un gesto semplice e familiare
(l’unzione), si esprime la ricchezza della nostra esistenza in Cristo, che lo
Spirito continua a trasmettere alla Chiesa sino alla fine dei tempi.
Durante la solenne Messa Crismale,
infatti, il Vescovo, circondato dagli altri sacerdoti, benedice gli oli che
verranno adoperati nei diversi sacramenti: il crisma (olio mescolato con
profumi), per significare il dono dello Spirito Santo nel Battesimo, nella Cresima,
nell’Ordine; l’olio dei catecumeni segno della forza che libera dal male; e l’olio
degli infermi che sostiene nella prova della malattia.
Questi sono gli oli con cui viene
unto ogni Battezzato che in tal modo diventa con Cristo e in Cristo, Re, Sacerdote
e Profeta. Ogni battezzato, quindi, partecipa del sacerdozio regale di Cristo
ed è "abilitato" rivolgere al Padre la preghiera e a presentare
sacrifici spirituali a Lui graditi. Così ci ricorda, per esempio, San Paolo
nella Lettera ai Romani: «Vi esorto
dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, a offrire i vostri corpi come
sacrificio vivente, santo e gradito a Dio; è questo il vostro culto spirituale»
(12,1)
C'è dunque un culto spirituale
che compete a tutti i battezzati. Un dignità sacerdotale comune a tutti i
battezzati! In attesa che si possa tornare a celebrare la Messa Crismale, e
nella speranza che quanti possono partecipino a questa solenne manifestazione
della Chiesa, vi invito a riscoprire valorizzare il sacerdozio comune dei fedeli
e con San Paolo ancora vi esorto: 《a
offrire i vostri corpi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio; è questo
il vostro culto spirituale. Non conformatevi a questo mondo, ma lasciatevi
trasformare rinnovando il vostro modo di pensare, per poter discernere la
volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto.》 (Rm 12,1-2)
Auguri, quindi, a tutti i
battezzati. E buon Triduo Santo.
Fr. Marco
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