« … porranno il
mio nome sugli Israeliti e io li benedirò» (Nm 6, 22-27)
«Fratelli, quando
venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, nato sotto
la Legge, per riscattare quelli che erano sotto la Legge, perché ricevessimo
l’adozione a figli.» (Gal 4,4-7)
«Tutti quelli che
udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua,
custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore.» (Lc 2,16-21)
Il primo giorno dell’anno è stato dalla Chiesa consacrato
alla solennità di Maria Santissima Madre di Dio: attraverso la sua santissima
Madre, il Signore della Storia cui appartengono i giorni, i secoli e il tempo,
fa splendere il Suo volto sui suoi consacrati. Ecco il motivo per cui la liturgia
della Parola di questa solennità si apre con la benedizione del Signore. Per
volere di Papa Paolo VI, inoltre, oggi si celebra la giornata mondiale della
Pace.
Il Vangelo ci riporta ancora una volta, insieme ai pastori,
davanti la mangiatoia in cui è adagiato Gesù, il principe della Pace, che viene
nel fragile segno di un bambino. Anche noi, come i pastori, siamo invitati a
lasciarci prendere dallo stupore. In una società come quella attuale dove
sembra che niente possa più stupirci, dove assistiamo continuamente e con
atteggiamento indifferente alle più alte vette del genere umano e alle più
abbiette miserie della nostra umanità, siamo invitati a ricoprire il sentimento
di stupore che prese i pastori dinanzi la gloria di Dio manifestata nel bambino
Gesù.
Come i pastori, riconosciamo l’opera del Signore nei fragili
segni del tempo e lasciamo che continui a mostrarci le sue meraviglie! Perché questo
possa avvenire, però, è importante apprendere l’atteggiamento di Maria che «custodiva tutte queste cose, meditandole nel
suo cuore»: meditava la povertà della stalla, la visita dei
pastori mandati da un angelo, il canto delle schiere celesti degli angeli.
Meditava soprattutto il mistero del suo figlio, Dio fatto uomo. Quel bambino
piccolo, debole e bisognoso di tutto era il suo Dio ed era suo figlio!
L'infinita tenerezza della maternità di Maria è un riflesso della paternità di
Dio.
In questo giorno in cui inizia un nuovo anno civile,
impariamo, inoltre, dalla nostra santissima Madre a mettere Gesù al centro
della nostra vita. Maria, infatti, in quanto Madre di Dio, è costantemente
rivolta al Figlio con lo sguardo, il pensiero, il cuore e tutta se stessa. Ha
contemplato Gesù fin dalla sua nascita in costante atteggiamento di stupore e
di adorazione.
Quest’oggi, allora, con le parole di quella che forse è la
più antica preghiera mariana (III sec.), siamo invitati a pregare il Signore
perché ci conceda la pace per intercessione della Madre di Dio: “Sotto la tua
protezione cerchiamo rifugio, santa Madre di Dio: non disprezzare le suppliche
di noi che siamo nella prova e liberaci da ogni pericolo, o Vergine gloriosa e
benedetta”.
Alla protezione della Madre di Misericordia, come la invochiamo nel Salve
Regina, affidiamo tutte le vittime della violenza e dell'odio,
specialmente i cristiani vessati, sradicati, perseguitati e uccisi.
Guidati dalla Parola e resi figli nel Figlio, lasciamoci raggiungere dalla
benedizione divina e lasciamo che il Suo volto Misericordioso risplenda su di
noi e attraverso di noi perché il mondo conosca quella Pace che il Signore è
venuto a portare. Buon anno 2019!
Fr. Marco
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