«Così parla la
Sapienza di Dio: “Il Signore mi ha creato come inizio della sua attività,
prima di ogni sua opera, all’origine. Dall’eternità sono stata formata, fin dal
principio, dagli inizi della terra.» (Pr 8,22-31)
«Fratelli, … ci
vantiamo anche nelle tribolazioni, sapendo che la tribolazione produce
pazienza, la pazienza una virtù provata e la virtù provata la speranza. »
(Rm 5,1-5)
«Quando verrà lui, lo
Spirito della verità, … Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio
e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho
detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà». (Gv 16,12-15)
Nella solennità di Pentecoste, domenica scorsa, affermavo
che lo Spirito Santo ci inserisce nella circolarità d’amore all’interno della Santissima
Trinità. Questa domenica la Chiesa ci propone alla riflessione proprio questo
Mistero centrale della nostra fede: L’unico Dio, Creatore del cielo e della
Terra, è Uno e Trino. Un solo Dio in tre Persone: il Padre (Amante) che
dall’eternità genera il Figlio (Amato) donandosi totalmente a Lui e tutto
ricevendo da Lui nello Spirito Santo (Amore).
Elemento fondamentale dell’annuncio salvifico del nostro
Signore Gesù Cristo è la piena rivelazione di Dio agli uomini («Ho manifestato il tuo nome agli uomini che
mi hai dato …» Gv 17,6). Gesù ci ha rivelato l’eterna processione d’amore
in cui le tre Persone divine hanno tutto in comune tranne la loro identità
personale (l’essere rispettivamente Padre, Figlio e Spirito). Il nostro Dio è,
quindi, già al suo interno, relazione d’amore.
Cosa significa per noi il fatto che il Dio Vivo e Vero è Uno
e Trino, Eterna relazione d’Amore? Significa che l’uomo, creato ad immagine e
somiglianza di Dio, è costitutivamente relazione, è fatto per la relazione ed è
felice/realizzato solo nella relazione. L’uomo è immagine del Dio trinitario e
come tale si realizza solo quando permette all’amore-relazione che è in lui di
manifestarsi. Citando fr. Alberto Neglia (O. Carm.), mio docente di
Spiritualità: «Come il Padre è
nell’amore sorgività pura, così Egli dona alla creatura umana di
essere nel tempo sorgente di amore. Questo significa che l’uomo è costitutivamente capace di amare. Amato dall’eternità
egli è fatto per amare. … amando, l’uomo riproduce in qualche modo la
creatività del Padre. L’amore fa sbocciare la vita. L’uomo è ancora immagine
del Dio Trinitario perché è stato creato per mezzo del Figlio, in vista di
Lui ed in Lui (Col 1,15-17). Come in forza dell’accoglienza pura …
il Figlio è immagine perfetta del Padre, così l’uomo è immagine di “Dio Figlio”, in quanto si fa recettività,
cavità capace di accogliere, fino alla trasparenza, l’amore eternamente amante.
Nel Figlio amato l’uomo è
costitutivamente oggetto di amore, apertura radicale, “uditore della
Parola”. Chi non riceve l’amore, non esisterà mai veramente: la povertà che
accoglie è la condizione dell’amore … Chi non sa accogliere, non sa dire
grazie, non sarà mai veramente e pienamente umano. … Nel più profondo del suo
essere creaturale … l’uomo ha bisogno dell’altro. … Lo Spirito Santo imprime nella creatura umana un certo
riflesso di quello che Egli è nel mistero di Dio. Come fra l’Amante e
l’Amato Egli è l’eterno legame di unità
ed insieme Colui che fonda l’apertura infinita del loro amore, lo Spirito è la
fantasia di Dio. L’uomo creato ad immagine di “Dio Spirito” è unità vivente
di questo duplice movimento dell’amore: amando, egli si fa amare; lasciandosi
amare, egli ama. … Lo Spirito, presente
nell’uomo, lo spinge continuamente a spezzare il cerchio dell’amante e
dell’amato, a fuggire la cattura dell’esclusività, per andare verso il bisogno
di amore dell’altro, di tutti gli altri.»
Il cristiano santificato dallo Spirito, conformato a Cristo,
porta quindi in sé il mistero della Trinità d’Amore e lo manifesta al mondo. Il
Signore ci conceda, contemplando il suo Amore Trinitario e ciò che esso è
capace di compiere in chi lo accoglie, di realizzare pienamente la nostra
vocazione all’amore per potere giungere a quella pienezza di vita per la quale
siamo stati pensati fin dall’eternità.
Fr. Marco.
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