venerdì 31 dicembre 2021

Maria custodiva tutte queste cose

 « … porranno il mio nome sugli Israeliti e io li benedirò» (Nm 6, 22-27)

«Fratelli, quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la Legge, per riscattare quelli che erano sotto la Legge, perché ricevessimo l’adozione a figli.» (Gal 4,4-7)

«Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore.» (Lc 2,16-21)

Il primo giorno di ogni anno la Chiesa celebra la solennità di Maria Santissima Madre di Dio e la giornata mondiale della Pace. La liturgia della Parola si apre con la benedizione che Signore consegna a Mosè perché benedica il Popolo. Anche oggi, attraverso la sua santissima Madre, il Signore fa splendere il suo volto sui suoi consacrati. 

La pagina del Vangelo ci porta ancora una volta, insieme ai pastori, davanti la mangiatoia in cui è adagiato Gesù, il principe della Pace e il Volto della Misericordia di Dio, che viene nel fragile segno di un bambino. Come i pastori, anche noi, siamo invitati a lasciarci prendere dallo stupore. In una società come quella attuale dove sembra che niente possa più stupirci, dove assistiamo continuamente e con atteggiamento indifferente alle più alte vette del genere umano e alle più abbiette miserie della nostra umanità, siamo invitati a ricoprire il sentimento di stupore che prese i pastori dinanzi la gloria di Dio manifestata nel bambino Gesù. Anche quando non capiamo dove il Signore sta conducendo la nostra storia, come Maria santissima fidiamoci del Signore e lasciamo che continui a mostrarci le sue meraviglie!

È importante, infatti, che impariamo l’atteggiamento di Maria la quale «custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore»:  meditava la povertà della stalla, la visita dei pastori mandati da un angelo, il canto delle schiere celesti degli angeli. Meditava soprattutto il mistero del suo figlio, Dio fatto uomo ed era consapevole della sua divina maternità. Quel bambino piccolo, debole e bisognoso di tutto era il suo Dio ed era suo figlio! L'infinita tenerezza della maternità di Maria è un riflesso della paternità di Dio.

In questo giorno in cui inizia un nuovo anno civile, impariamo, inoltre, dalla nostra santissima Madre a mettere Gesù al centro della nostra vita. Maria, infatti, in quanto Madre di Dio, è costantemente rivolta al Figlio con lo sguardo, il pensiero, il cuore e tutta se stessa. Ha contemplato Gesù fin dalla sua nascita in costante atteggiamento di stupore e di adorazione.

Iniziando il nuovo anno, credo sia bello oggi pregare il Signore, con le parole di quella che forse è la più antica preghiera mariana (III sec.), perché ci conceda la pace per intercessione della Madre di Dio: “Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, santa Madre di Dio: non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova e liberaci da ogni pericolo, o Vergine gloriosa e benedetta”.

Alla protezione della Madre di Misericordia, come la invochiamo nel Salve Regina,  affidiamo tutte le vittime della pandemia, della violenza, dell'odio, dell’egoismo; specialmente i cristiani vessati, sradicati, perseguitati e uccisi. Preghiamo perché, con la collaborazione di tutti e prendendoci cura gli uni degli altri, possiamo sconfiggere la pandemia e riscoprire la gioia di stare assieme.

In questo primo giorno dell’anno, guidati dalla Parola e resi figli nel Figlio, lasciamoci raggiungere dalla benedizione divina e lasciamo che il Suo volto Misericordioso risplenda su di noi e attraverso di noi perché il mondo conosca quella Pace che il Signore è venuto a portare. Buon 2022. 

Fr. Marco

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