sabato 20 aprile 2019

Cristo, nostra Vita, è Risorto!


«Essi lo uccisero appendendolo a una croce, ma Dio lo ha risuscitato al terzo giorno» (At 10,34.37-43)

«Voi infatti siete morti e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio! Quando Cristo, vostra vita, sarà manifestato, allora anche voi apparirete con lui nella gloria» (Col 3,1-4)

«Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro.» (Gv 20,1-9)

​La liturgia solenne della Pasqua, soprattutto della Veglia, è ricca di simboli ed è già in se significativa. Ritengo, tuttavia, che sia importante soffermarsi sulla simbologia battesimale della luce e dell’acqua che sono all’origine di ogni vita cristiana: il cero pasquale, simbolo eminente del Cristo Risorto, e l’acqua lustrale, in cui siamo rinati a nuova vita nel Battesimo, e dalla quale durante la veglia siamo stati aspersi.
La luce e l’acqua, infatti, sono i simboli che maggiormente risaltano nella liturgia della veglia e del giorno di Pasqua. Elementi indispensabili alla vita naturale, la luce e l’acqua trasfigurati diventano anche elementi indispensabili alla vita soprannaturale, quella vita in Cristo che trova la sua origine proprio nella resurrezione del nostro Signore.
Con il Battesimo, infatti, anche noi siamo morti e risorti con Cristo; siamo stati conformati a Cristo morto e risorto. Il Battesimo, è la venuta del Risorto in noi! Il giorno di Pasqua, quindi una nuova primavera di speranza comincia nel mondo. È l’inizio di una Vita Nuova, perché il Signore presente cambia le nostre logiche, le nostre abitudini, i nostri rapporti.
La celebrazione Pasqua, non è soltanto “folclore”, né la memoria di un evento confinato nel passato. La celebrazione della Pasqua è un “memoriale” che riattualizza l’evento principale della nostra salvezza: Cristo ha sconfitto il peccato e la morte! Non siamo più schiavi del peccato che ci separava da Dio e dai fratelli. La pietra che ci imprigionava nel sepolcro è stata rotolata via: la Vita è libera.
Morto e risorto con Cristo, infatti, ogni battezzato, vive in comunione con Gesù Cristo, nel corpo di mistico che è la Chiesa: tutti siamo «uno in Cristo» (Gal 3, 28). Nel Battesimo il Signore Risorto è entrato nella nostra vita per la porta del nostro cuore. Noi non siamo più uno accanto all'altro o uno contro l'altro. Il Risorto viene a noi e congiunge la Sua vita con la nostra, tenendoci dentro al suo amore. Noi battezzati diventiamo un'unità, una cosa sola con Lui e una cosa sola tra di noi.
Abbiamo, tuttavia, la responsabilità di accogliere il dono: Cristo ha sconfitto il peccato e la morte e ci ha regalato una Vita nuova e piena che è iniziata in noi nel Battesimo, ma non si sostituisce a noi. Lui ci ha donato la libertà dalla schiavitù del peccato, ma siamo noi a doverne fare buon uso e scegliere di servire il Signore della Vita perché la libertà non diventi un pretesto per continuare ad asservirci alle opere della carne.
Con il Battesimo, infatti Cristo ha fatto iniziare in noi una vita nuova ed eterna, ma ci ha lasciato la responsabilità di coltivare questa vita o lasciarla appassire. Proprio perché questa Vita nuova che è iniziata in noi possa crescere e svilupparsi, il Signore ci ha lasciato ciò che è essenziale: la Luce e l’acqua. La Luce che promana dalla Sua Resurrezione e che si irradia nella Sua Parola proclamata dalla Chiesa la quale nutre la nostra Fede perché possa illuminare ogni ambito della nostra vita. L’acqua del Battesimo che ci ha introdotti nella vita sacramentale permettendoci di nutrire, purificare e rafforzare la nostra Vita perché cresca e porti frutto.
Ecco perché durante la santa veglia rinnoviamo i nostri impegni battesimali e veniamo ancora una volta aspersi con l’acqua lustrale: siamo chiamati a ravvivare sempre il dono della vita cristiana perché non venga soffocata dalle spine del mondo. Siamo chiamati a ravvivare il dono della Fede, della Speranza e della Carità che ci rendono conformi a Cristo.
Il Signore Risorto oggi ancora una volta regala a tanti nostri fratelli che riceveranno il Battesimo una Vita nuova e Piena, una Vita bella che, anche nelle immancabili difficoltà quotidiane, non soccombe al nonsenso, una Vita destinata a durare per l’eternità. Questa stessa Vita oggi la rinnova in noi che già l’abbiamo ricevuta. A noi però la responsabilità di farla sviluppare, di portare frutto. 
La pietra è rotolata, il sepolcro è aperto, non siamo più schiavi del peccato e della morte, vogliamo Vivere la vita vera o continueremo a restare nei nostri sepolcri? Il Signore Risorto ci conceda di morire ogni giorno al peccato per potere vivere “per Dio in Cristo Gesù”. Auguri
Fr. Marco


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